Oscar Mondiale del Folklore 2008 Fotogallery
Seminario di Danza “La Tarantella Garganica"
Un Seminario di Danza sul tema “La Tarantella Garganica e i suoi riflessi sulla tradizione musicale locale”. E’ stato il primo appuntamento del Centro Studi Tradizioni Popolari “Terra di Capitanata” di San Severo, affiliato alla FITP (Federazione Italiana Tradizioni Popolari), svoltosi domenica 10 maggio 2009, dalle ore 9 alle ore 13, presso l’Auditorium del Teatro Comunale “Verdi” di San Severo. Il Seminario è stato tenuto dal prof. Pino Gala, antropologo della danza. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Pro Loco e il Comune di San Severo.
Il Centro Studi Tradizioni Popolari “Terra di Capitanata”, presieduto da Giuseppe Pistillo, ha avviato le proprie attività nel campo della ricerca, della promozione e della valorizzazione delle risorse folkloriche del territorio con un programma che, partendo dalla cultura contadina, si propone di organizzare convegni, seminari, giornate studio, festival e la pubblicazione di materiale editoriale, video e discografico.
Festival del Folklore e delle Tradizioni Popolari
Il 10 e 31 maggio 2009 la seconda edizione della Rassegna, presenti Gruppi di tre regioni
Tutto pronto per la seconda edizione del Festival del Folklore e delle Tradizioni Popolari
“Città di San Severo” in programma il 10 e 31 maggio. L’evento è organizzato dal Centro
Studi Tradizioni Popolari “Terra di Capitanata” in collaborazione con la Pro Loco e la
Federazione Italiana Tradizioni Popolari e il patrocinio del Comune di San Severo.
Location della rassegna, che vedrà la partecipazione di gruppi provenienti da Puglia,
Molise e Campania, sarà Piazza Carmine dove sono previste anche iniziative collaterali di
promozione territoriale. Il Festival rientra tra le manifestazioni della Festa Patronale in
onore della Madonna del Soccorso che, ogni anno, richiama decine di migliaia di persone
da tutta Italia.
Primo appuntamento domenica prossima, alle ore 21, con l’esibizione dei Gruppi etnopopolare
“I Girollér” di Apricena e il Gruppo Folk “Murgantia” di Baselice, in provincia di
Benevento. Un susseguirsi di emozioni, colori e suoni delle tradizioni folkloriche e popolari
che tanta influenza hanno avuto sulla cultura musicale della nostra terra. E’ in sintesi la
proposta che sarà presentata dagli Gruppi ospiti al Festival.
Da prologo alla manifestazione il Seminario di Danza sul tema “La Tarantella Garganica e
i suoi riflessi sulla tradizione musicale locale” che si terrà alle ore 9, sempre di domenica
prossima, nell’Auditorium del Teatro Comunale “Verdi” di San Severo, a cui potranno
partecipare anche amatori della materia. Il Seminario sarà tenuto dal prof. Pino Gala,
antropologo della danza, e vedrà la presenza di Benito Ripoli, presidente nazionale della
Federazione Italiana Tradizioni Popolari. (infoline 0882.375761 o 328.1433103).
«Anche quest’anno – commentano Giuseppe Pistillo, presidente del Centro Studi
Tradizioni Popolari, e Raffaele Florio, presidente della Pro Loco – abbiamo approntato un
programma di buon livello artistico. Un impegno a cui tenevamo in modo particolare per
arricchire la proposta culturale del nostro settore e per colmare un vuoto. La risposta è
arrivata già lo scorso anno, quando alle nostre serate hanno partecipato migliaia di
spettatori, senza dimenticare le tante iniziative che stanno agitando il mondo del folklore in
provincia di Foggia. Su tutte la nascita e il viatico ormai consolidato del Gruppo Folklorico
“I Terrazzani”. Siamo convinti che questo evento diventerà un punto di riferimento in
provincia di Foggia grazie proprio a questo movimento».
Fotogallery - San Severo
Fotogallery - I mestieri perduti
Tradizioni religiose a San Severo
I riti del Venerdì santo
Tra le tante tradizioni conservate a San Severo, meritano particolare menzione i riti, di età tardo-barocca, del Venerdì Santo. Introdotti nel paese in seguito alla dominazione spagnola, così come tutti i riti pugliesi della Settimana Santa, a San Severo si manifestano in seguito alla devastante epidemia colerica che colpì la cittadina nel 1837, diventando struggente immagine della continua necessità di celebrare, e allo stesso tempo esorcizzare, il dolore e la morte. All’alba del Venerdì Santo, tre processioni prendono inizio dalla Chiesa della Pietà, dopo che i Confratelli sono stati svegliati dal suono della “Taròcela”, un tradizionale strumento in legno, usato anche per la santa messa “In Coena Domini” del Giovedì Santo al posto della “campanella”. L’Arciconfraternita dell’Orazione e Morte di N.S.G.C. porta il simulacro della Madonna Addolorata, che indossa abito e manto neri, sul capo una corona d’argento e una spada conficcata nel petto. I confratelli indossano un saio nero con cappuccio, ripiegato sulle spalle. L’Arciconfraternita del Rosario conduce invece la statua di Gesù flagellato, indossando un saio bianco con cappuccio posto sul capo, che non lascia intravedere i volti dei confratelli. Infine l’Arciconfraternita del Soccorso conduce a spalla una pesante croce di legno. Il portatore della Croce, un penitente, detto “Cirenèo”, è vestito con un saio bianco, con il volto coperto dal cappuccio, procede scalzo e la sua identità, sconosciuta a tutti , è nota solo al Rettore del Santuario del Soccorso. Giunti a Piazza Castello, si tiene l’Incontro, il commovente momento in cui i simulacri dell’Addolorata e di Gesù alla colonna corrono l’uno verso l’altra fino ad essere separati dalla pesante croce nera che è issata tra le statue. Viene quindi cantata la tradizionale “Canzoncina dell’Addolorata” da un gruppo di bambini. Al termine della processione
La sera del Venerdì Santo prende inizio la processione del Cristo Morto, all’interno di un’urna in vetro, e dell’Addolorata della Chiesa di Santa Lucia, dove entrambe rientrano alla fine della processione per la cerimonia della deposizione.
Festa della Madonna del Soccorso
La terza domenica di maggio e il lunedì successivo si festeggia la festa patronale dedicata alla Madonna del Soccorso. E’ necessario premettere che la particolare espressione della festa, per l’ambiente in cui si è sviluppata e per il periodo dell’anno in cui è stata posta, appare una chiara manifestazione della cultura e civiltà contadina del Sud, con chiari riferimenti a quei riti di primavera di origine primordiale. Si esprime in questo modo il bisogno ancestrale di ogni uomo di sentire la tensione vitale che pervade la natura, attraverso queste cerimonie che sono un connubio di mistico e profano. Il simulacro della Madonna nera, appartenente ai Padri Agostiniani di Palermo, giunse a San Severo quando i frati nel Cinquecento si trasferirono nel paese dauno, diffondendo il culto per
Festa di Sant’Antonio Abate
La festività dedicata al protettore degli animali ricorre il 17 gennaio. La tradizione voleva, in passato, che il sacerdote benedisse gli animali, portati davanti al sagrato, ornati per l’occasione con fiori e nastri. Questa tradizione è andata ormai perduta, ma si è soliti ancora oggi, in questo giorno, cucinare un piatto tipico, cicatelli con i broccoli.
Festa della Madonna delle Grazie
La festa si tiene, come tradizione, la seconda domenica di Settembre e anima uno dei quartieri più popolosi della città. Il simulacro della Vergine viene accompagnato in una lunga processione che passa anche davanti all’ospedale e alla casa di riposo, per permettere anche ai malati o agli anziani, di salutare
Festa della Madonna del Carmine
I festeggiamenti dedicati alla protettrice dei muratori ricadono il 16 Luglio. Nel passato tali lavoratori si riunivano in congregazione e organizzavano una processione, indossando una camice bianco, in vita un cordone celeste con fiocco al termine e una mantellina celeste sulle spalle.
Festa della Vergine del Rosario
Per tradizione i festeggiamenti per
Compatrono della città di San Severo, la festa si svolge nella Parrocchia di Croce Santa il 16 agosto. Il culto del santo, originario della Francia, è da spiegarsi con le pestilenze che avevano colpito San Severo attorno al XVI secolo. Ammalatosi anche il santo dello stesso morbo, le credenze popolari lo vollero protettore di quanti fossero colpiti dalla malattia.
Collegio dei Probiviri
Il collegio dei probiviri si compone dei seguenti membri:
Conenno Leonardo PRESIDENTE
Crema Maddalena COMPONENTE
Florio Raffaele COMPONENTE
Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo si compone dei seguenti membri:
Pistillo Giuseppe PRESIDENTE
Vincitorio Ottavio Pompeo VICEPRESIDENTE
Casciato Antonella Anna CONSIGLIERE
Laguercia Rita CONSIGLIERE
Alfieri Luciano Francesco CONSIGLIERE
d’Amico Antonio Gianfilippo DIRETTORE
Statuto
Per visualizzare lo Statuto del Centro Studi Tradizioni Popolari "Terra di Capitanata", clicca sul link sottostante: