Monte S.Angelo, la tarantella ripropone la sua Woodstock
Si svolgerà domenica 2 agosto la quinta edizione de “Il Raduno dei Suonatori di Tarantella”. Per le vie del centro storico di Monte Sant’Angelo, suonatori, danzatori, musicisti e appassionati si ritroveranno per rivivere le emozioni e i suoni delle tradizioni del Gargano. Un vero e proprio tributo alla Tarantella del Gargano, dove i partecipanti formano una grande orchestra popolare che accompagna e supporta, con gli strumenti classici della tradizione, i veterani, maestri cantori della Tarantella. Ricco il programma della giornata: 16 i gruppi partecipanti che rappresentano la maggior parte dei comuni del Gargano; l’ospite speciale sarà Mimmo Epifani & Epifani Barbers, uno stage di musica e danza tradizionale, un convegno sui canti all’altalena di San Nicandro Garganico, una mostra dell’artigianato musicale garganico e un percorso degustativo a base di pane di Monte Sant’Angelo. Alle ore 21:30 il concertone finale in largo Dauno. La manifestazione, ideata e coordinata da Peppe Totaro, leader dei Tarantula Garganica, è finanziata dal Gal Gargano in collaborazione con il Comune di Monte Sant’Angelo, l’Associazione culturale Museca, Studio Uno, Ferrovie del Gargano e l’Associazione cuochi Gargano e Capitanata.
«Un impegno, quello della riscoperta e della valorizzazione della musica popolare del Gargano come elemento condiviso della cultura del territorio - ha dichiarato il presidente del Gal Gargano, Francesco Schiavone - che sta caratterizzando in modo significativo la nostra azione in questa fase della programmazione». «Il Raduno nasce con l'obiettivo di creare nuove sinergie tra gli appassionati di musica popolare garganica, attraverso l'esperienza diretta con i grandi maestri della Tarantella del Gargano, al fine di salvaguardare tale tradizione, diffonderla alle nuove e future generazioni” – dichiara Peppe Totaro, ideatore e coordinatore della manifestazione, che aggiunge – “dopo 5 anni l’evento continua a crescere e si radica sempre più sul territorio ed è ormai un punto di riferimento per i suonatori di Tarantelle del Gargano. Inoltre, la manifestazione è arricchita da diverse attività di approfondimento: dagli stage, alle mostre, ai convegni, ai percorsi degustativi . Un momento quindi di dialogo e confronto tra il passato e il presente, ma anche un grande momento di valorizzazione e promozione»
Il programma:
MATTINA
ORE 10:00 CHIOSTRO DELLE CLARISSE
STAGE DI DANZA “LE TARANTELLE DEL GARGANO”
A CURA DEL PROF. PINO GALA E TIZIANA MINIATI
ACCOMPAGNATI DA MICHELE RINALDI E ANTONIO STEDUTO
(CANTORI DI SAN GIOVANNI ROTONDO)
POMERIGGIO
ORE 15:30 CHIOSTRO DELLE CLARISSE
STAGE DI CHITARRA BATTENTE
“LE TARANTELLE DEL GARGANO”
A CURA DI NICOLA SCAGLIOZZI
ORE 16:30 SALA BIBLIOTECA COMUNALE
PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO ANNI ’80
SUI DANZATORI ANZIANI DEL GARGANO
A CURA DEL PROF. PINO GALA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
“ESSERE STATI QUAGGIÙ”
IL CANTO ALL’ALTALENA DI SANNICANDRO GARGANICO
A CURA DELL’ASSOCIAZIONE LE INDIE DI QUAGGIÙ
ORE 18:30 PIAZZA DE GALGANIS
MOSTRA DELL’ARTIGIANATO MUSICALE GARGANICO
ORE 19:00 PIAZZA DE GALGANIS
INCONTRO SUONATORI E DANZATORI
“SUONATA DI SALUTO”
DALLE ORE 19:00
#EXPOGARGANO
“ITINERARI DEL GUSTO: IL PANE”
PERCORSO DEGUSTATIVO CON SHOW COOKING
CON L’ASSOCIAZIONE CUOCHI GARGANO E CAPITANATA
SERA
ORE 20:00 CENTRO STORICO
WORKSHOP “LE TARANTELLE DEL GARGANO”
A CURA DEI GRUPPI PARTECIPANTI
ORE 21:30 LARGO DAUNO
“CONCERTONE FINALE”
LE INDIE DI QUAGGIU’
CANTORI DI CARPINO
CANTORI DI SAN GIOVANNI ROTONDO
CANTORI DI MONTE SANT’ANGELO
SPECIAL GUEST
MIMMO EPIFANI & EPIFANI BARBERS
PARTECIPERANNO:
CANTORI DI MONTE SANT’ANGELO, CANTORI DI SAN GIOVANNI ROTONDO, CANTORI DI CARPINO, , TARANTULA GARGANICA, LA MATRACATROPPA, RIONE JUNNO, LE INDIE DI QUAGGIÙ, PIO GRAVINA E MIKE MACCARONE, FESTA FARINA E FOLK, NICOLA SCAGLIOZZI, PROGETTO ARIA SONORA, LE MULIERES GARGANICHE, AGORART, FOLKANIMA, I COMPARI SPAMPANATI, GIROLLÈ E ETHNOS.
Torna il Carpino Folk Festival, ben 19 appuntamenti
Tutto pronto per il Carpino folk festival, giunto alla 20.ma edizione. «Una programmazione culturale composta da 19 performance di cui 15 nel centro storico di Carpino tutte incentrate su Damatira, la "Madre Terra", simbolo della natura che, nella sua qualità eterna, ha dato vita all'umanità e che è capace di rigenerarsi sempre, in ogni avversità», spiega Pasquake Di Viesti, presidente dell'Associazione culturale Carpino folk festival. L'edizione di quest'anno è segnata dal ricordo di un organizzatore, AntonioFacenna, deceduto in seguito all’alluvione che piegò il Gargano lo scorso settembre: «Carpino Folk Festival – Damatira è il nostro modo per ricordare un amico che l'anno scorso era con noi ad organizzare il festival e a preparare l'accoglienza di quanti poi ci seguirono nella serata organizzata presso la sua masseria». Per consultare il programma completo della manifestazione, che si terrà dal 3 al 9 agosto, visita il sito www.carpinofolkfestival.com .
Foto di Domenico Antonacci
Diritti linguistici, se ne parla nella francoprovenzale Faeto
"Diversità culturale e ai diritti linguistici è il tema del convegno in progamma il 24 luglio a Faeto ore 18, sala polifunzionale dell'Istituto scolatico). La prolusione sarà svolta da Pierfranco Bruni, studioso ed esperto di problematiche culturali del Mediterraneo e autore di numerosi saggi sulla questione delle Etnie e Letterature che parlerà sul tema: “La favola delle tredici lune. Etnia armena: un linguaggio nell’Oriente”.
A seguire, Maurizio Gnerre, Università di Napoli "L'Orientale", presenterà l'opera 99 domande su Diversità linguistica e diritti linguistici (Futura cooperativa sociale onlus, S. Vito al Tagliamento e Associazione LEM-Italia), a cura di Giovanni Agresti con i contributi di Ahmed Boukous, Pierfranco Bruni, Maria Catricalà, Paola Desideri, Fernand de Varennes, Ksenija Djordjević, Michele Gazzola, Henri Giordan, Gabriele Iannàccaro, Jean Léo Léonard. Sarà presente il curatore, Giovanni Agresti, Università di Teramo e Associazione LEM-Italia che modererà anche i lavori.
Cagnano rivive l'antico rituale della "pesca a sciabica"
Foggia riporta a tavola i sapori tradizionali con il "paccanello"
Il franco-provenzale e l'arbëreshë in mostra a Roma
Ci sono anche momenti di cultura franco-provenzale e "arbëreshë" (le minoranze linguistiche della Capitanata) nella mostra “L’Italia dalle molte voci” che si sta svolgendo presso il Museo delle arti e tradizioni popolari di Roma. Un percorso per oggetti, immagini e costumi tra le minoranze linguistiche, autoctone o insediate da secoli sul territorio nazionale come quelle dei Monti Dauni e dell'Alto Tavoliere. L’obiettivo è quello di rappresentare il tema delle migrazioni, sempre più attuale. Sono ben dodici le comunità alloglotte del Paese, giunte per ragioni storico-politiche o di antico insediamento: tutto il territorio, isole comprese, ne ospita, soprattutto al Sud. Sulle Alpi sono presenti comunità di lingua occitana, franco-provenzale come in Puglia, germanica; il Molise parla echi di slavo e albanese; la Puglia e la Calabria cantano in greco e in arbëreshe.
Il patrimonio del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari sul tema è ampio e multiforme e spazia dalle fogge del vestire agli strumenti di lavoro e di vita quotidiana. L’archivio fotografico del Museo ha restituito inoltre una documentazione storica di grande suggestione che, nell’ambito della mostra, è proposta in un itinerario visivo. “L’Italia dalle molte voci” rappresenta un’occasione unica in cui sarà possibile ritrovare testimonianze provenienti da località di lingua albanese, croata, francoprovenzale, friulana, galloitalica, greca, ladina, occitana e walser. La mostra è visitabile presso la sala “Lamberto Loria” del Museo della Capitale fino al 9 settembre.
Info e contatti: www.idea.mat.beniculturali.
Trasporti: Metro Linea B (EUR Fermi) - Autobus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791
Cagnano "pesca" le sue tradizioni nel Museo del lago
Sarà inaugurato il 15 luglio (ore 18, ex Pesa di Bagno), il Museo del territorio, della cultura lagunare e della pesca di Cagnano Varano. A un mese dalla prima cerimonia di inauguraizone (18 maggio) annunciata e non più svoltasi, l'evento viene riproposto. Pevista la presenza del Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla sua prima uscita ufficiale in provincia di Foggia, accanto al sindaco Claudio Costanzucci che farà gli onori di casa.
Il Museo mira a difendere uno degli aspetti più antichi dell'economia territoriale che, per secoli, ha trovato nel lago una fonte di inesauribile ricchezza. Cultura, tradizioni e storia: un'opportunità per valorizzare il territorio e l'ambiente lagunare e che ha trovato nei cagnanesi degli ottimi partner. Sono stati loro a donare foto, utensili e attrezzi finora conservati nelle case del psoto. Grazie a loro il Museo è realtà.